Italiani nei Paesi extra UE non hanno potuto votare alle elezioni europee. Mozione presentata da Falteri approvata in consiglio comunale a Genova
L’Italia è tra i sei Paesi dell’UE che non concedono la possibilità ai suoi cittadini e alle sue cittadine residenti nella Confederazione di votare a distanza per il Parlamento continentale. Tra questi ci sono anche tanti genovesi iscritti regolarmente all’AIRE, residenti in Paesi extra Unione Europea, che non hanno potuto votare alle elezioni europee, se non recandosi nell’ultimo comune italiano di residenza. L’attenzione a questo tema è stata portata in consiglio comunale grazie ad una mozione presentata e discussa dal consigliere delegato Davide Falteri. Falteri ha portato l’esempio di Svizzera e Regno Unito, Paesi europei, dove risiedono rispettivamente 639’000 e 457’000 italiani, secondo dati recenti forniti dal Ministero dell’Interno. Questa categoria di elettrici ed elettori è quindi equiparata ancora una volta a chi vive in Argentina o Australia, tanto per fare solo un paio di esempi.
“Questo stato di cose suscita parecchie critiche e per questo motivo stanno sorgendo varie iniziative per appianare le divergenze in seno all’elettorato residente all’estero, soprattutto in quegli Stati legati a filo doppio con l’UE. In particolare, la questione è stata sollevata nel Regno Unito, dove le e gli espatriati italiani si sono visti cancellare le precedenti prerogative in tema di diritti democratici a seguito della Brexit.” ha spiegato Falteri durante la discussione.
Un destino che ora accomuna Svizzera e (per la prima volta dal 2019) Regno Unito, che per numero di connazionali italiani/e e vicinanza geografica, storica e culturale con l’UE, sono i più penalizzati dall’attuale sistema elettorale per le elezioni europee. Oltre Manica è stata lanciata quest’anno dal gruppo The Good Lobby una petizione. “Come istituzione anche il Comune di Genova è opportuno che esprima la propria posizione in merito. – ha puntualizzato Falteri-
Per questo attraverso la mia mozione ho avanzato la richiesta a Sindaco e Giunta di attivarsi presso le sedi competenti al fine di evidenziare la necessità di superare questa rigidità normativa estendendo immediatamente questo diritto all’oltre 1 milione di italiani e italiane in Regno Unito e Svizzera, come primo passo verso un provvedimento completo che includa tutti i connazionali nel mondo, consentendo l’esercizio di voto da remoto (per posta, online, per procura o nelle rappresentanze diplomatiche), di un diritto fondamentale protetto dalla stessa Carta dei diritti dell’UE.”
La mozione è stata votata con 24 voti favorevoli e l’integrazione di un emendamento presentato dal gruppo di Vince Genova, per estendere lo stesso diritto ai naviganti (marittimi o aviatori) fuori residenza.
“Ci tengo a ringraziare in particolar modo l’ex parlamentare europea On. Susy De Martini per il concreto interessamento utilissimo ad approfondire questa tematica.” ha concluso Falteri.