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Sampdoria, è morto Sven Goran Eriksson: a maggio l’abbraccio con i tifosi a Marassi

Il mondo del calcio piange Sven-Göran Eriksson, morto all’età di 76 anni. L’allenatore era malato da tempo. In Italia ha guidato Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio: con quest’ultima ha vinto lo storico Scudetto nel campionato 1999-2000, la Coppa delle Coppe edizione 1998-1999 e la Supercoppa europea nel 1999. Ha anche conquistato quattro volte la Coppa Italia (due con i biancocelesti, una con i giallorossi e un’altra con i blucerchiati). A renderli omaggio anche la premier Giorgia Meloni: “Ha lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio. Un pensiero di vicinanza ai suoi familiari e ai suoi cari. Riposa in pace”.  Eriksson era affetto da cancro al pancreas. Dopo aver rivelato che gli restava solo un anno di vita, aveva intrapreso una sorta di tour d’addio negli stadi che più lo avevano amato, compreso il Marassi di Genova e l’Olimpico di Roma, dove era stato accolto tra lacrime e applausi lo scorso maggio. Queste le sue parole di gennaio scorso: “Tutti avevano capito che non stavo bene, immaginavano fosse cancro e lo è. Devo lottare finché potrò. Nel migliore dei casi sarà per un anno o anche di più, nel peggiore anche meno. In realtà nessuno può esserne sicuro con certezza, è meglio non pensarci. Puoi ingannare il tuo cervello, pensare positivo e vedere le cose nella maniera migliore, non perderti nelle avversità, perché questa ovviamente è la più grande di tutte, ma ricavarne comunque qualcosa di buono da questa esperienza”

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