«Stiamo vagliando alcune ipotesi – spiegano l’assessore Viale e il consigliere Baroni – per individuare un polo logistico per la raccolta dei generi di prima necessità che sia raggiungibile facilmente e che abbia adeguate dimensioni per raccogliere ingenti derrate. Attiveremo una mail e un numero dedicato, che sarà gestito dalla nostra Protezione civile e dalle associazioni del forum del terzo settore, per dare informazioni utili a tutti i genovesi che vogliano portare generi alimentari, medicine, vestiti per bambini o che vogliano mettere a disposizione una propria abitazione. Per ora la necessità che ci è stata evidenziata dai rappresentanti della comunità ucraina a Genova è l’invio di beni in Ucraina per cui stanno disponendo una catena logistica con tir. Ci stiamo preparando anche a eventuali arrivi in modo da essere pronti a rispondere a un’eventuale richiesta di tipo abitativo. Genova e i genovesi, che ringraziamo a nome dell’amministrazione, stanno già dando prova di grande generosità: come Comune vogliamo facilitare la catena della solidarietà per renderla più efficace possibile. Nelle prossime ore daremo ulteriori e più precisi dettagli».
L’associazione Pokrova ha stilato una lista di generi di prima necessità richiesti dall’Ucraina: coperte e cuscini con riempimento sintetico, pannolini, vestiti (giacche, maglioni, biancheria intima, calze, omogeneizzati, prodotti per igiene personale (salviette umide, sapone, shampoo, asciugamani), prodotti alimentari (pasta, riso, farina, tonno e carne in scatola, biscotti, cioccolato, dolci confezionati, the in bustine, caffè solubile), piatti, posate e bicchieri monouso, medicinali e dispositivi medici (antibiotici, analgesici, antiemorragici, antidiarroici, cardiovascolari, antisettici, mascherine, garze, guanti monouso, siringhe).