In una call molto partecipata, presenti diversi assessori, Società Per Cornigliano, Municipio e Pro Loco Cornigliano, l’assessore Garassino si era preso l’impegno di un coinvolgimento dei cittadini per quelle che erano le scelte sul destino delle aree di Bombrini. E’ sconcertante apprendere dai giornali l’ennesimo discutibile provvedimento discusso, udite, udite, in quel di Trento senza che ai corniglianesi e al Gruppo di Lavoro venga chiesto alcun parere. Un enorme capannone, su di una superficie di circa 20mila metri, molto più simile ad un centro commerciale che ad una palazzetto dello sport. Mi chiedo quale potrà essere il parere di ENAC considerato il fatto che non aveva concesso il permesso di costruire in quel luogo un ospedale prima da 800 poi da 500 posti letto perché avrebbe creato un pericoloso assembramento di persone in prossimità del cono aereo. Parliamo, nel caso dell’ospedale, di 3/4 mila presenze mentre saranno oltre 5 mila al “Pala Bombrini”. E’ stato fatto uno studio di fattibilità con richiesta di parere Enac oppure si sta facendo come con il petrolchimico per poi ricorrere al TAR a spese della collettività? Non considerata ogni proposta di un parco, con annessi impianti e di un’accoglienza turistica di alta qualità per camperisti diportisti (a Genova non esiste) e magari un plesso scolastico, si è scelto di andare verso la cementificazione più selvaggia. Certamente meglio della cokeria e dei TIR, come qualcuno ci tiene a far notare, ma è veramente ciò che i corniglianesi vogliono?
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