A fronte di una discesa della curva dei contagi in Italia, il Governo vara il nuovo decreto che allenta le misure anti-Covid. La linea tracciata dall’esecutivo guidato da Mario Draghi punta a un graduale ritorno alla normalità in tutta sicurezza. A partire dall’11 febbraio prossimo questo si tradurrà in una maggiore libertà per tutti i cittadini italiani, senz’altro in “zona bianca” (Umbria, Basilicata e Molise), anche se il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha rilanciato: “Sono certo che dall’11 di febbraio cadrà l’obbligo di mascherina all’aperto non solo per le zone bianche, ma per l’intero Paese e questo potrà essere un primo segnale di ripartenza, di fiducia e di speranza“. Si sta discutendo riguardo questa eventualità proprio in queste ore. Secondo Costa però sarà questa la direzione che prenderà il Governo. “Bisogna ripartire e intanto ripartiamo dal togliere le mascherine all’aperto indipendentemente dai colori delle varie regioni“, conclude il sottosegretario. Tra le novità più sostanziali la decisione di rendere illimitato il Super green pass, l’abolizione dell’obbligo di mascherina all’aperto e una semplificazione delle regole per la gestione dei contagi che nelle scuole dell’infanzia e primaria fanno scattare la quarantena e la didattica a distanza ma anche la conferma dei divieti delle zone rosse solo per i no vax. La speranza è quella di arrivare al 31 marzo giorno in cui scadrà lo stato di emergenza. Ecco tutte le misure di palazzo Chigi:
Green pass illimitato
Le certificazioni verdi Covid 19 rilasciate dopo la terza dose hanno efficacia illimitata senza necessità di nuove vaccinazioni. Al regime di chi si è sottoposto alla terza dose è equiparato a coloro che sono guariti dal Covid dopo il completamento del ciclo vaccinale primario.
Scuola, contagi e Dad
Il governo ha deciso di alleggerire le regole per la gestione della crisi pandemica in ambito scolastico, soprattutto per i più piccoli
Scuole per l’infanzia:
- da uno fino a 4 casi di positività le attività proseguono in presenza.
- dal quinto caso di positività, le attività didattiche sono sospese per cinque giorni.
Scuola primaria
- fino a quattro casi di positività si continuano a seguire le attività didattiche in presenza con l’utilizzo di mascherina FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età e fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo al Covid; inoltre è obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o autosomministrato o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.
- dal quinto caso coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età per dieci giorni; per tutti gli altri le attività proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni.
Scuola secondaria di primo e secondo grado
- con un caso di positività tra gli alunni, l’attività prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo della mascherina di tipo FFP2 da parte di alunni e docenti.
- con due o più casi di positività tra gli alunni vaccinati da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 per dieci giorni; per tutti gli altri le attività scolastiche proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni.
Quarantena
I contatti stretti dei positivi con terza dose da meno di 120 giorni non fanno quarantena, ma devono indossare per dieci giorni la Ffp2 e rispettare l’autosorveglianza.