La Mission
“Il Corniglianese” è una testata giornalistica indipendente nata a Cornigliano Ligure (GE) nel 2012 con la precisa connotazione di affrontare i processi di riqualificazione del territorio corniglianese dopo decenni di difficile convivenza con fabbriche altamente inquinanti attraverso la pubblicazione di saggi, diari, memorie, racconti, romanzi e quotidianità.
La Pro Loco Cornigliano, editrice, con un grande sforzo economico ha posto sin dal primo giorno la sua identità e la propria struttura al servizio del giornale ponendo attenzione ai progetti con uno scopo primario: cercare sempre nuovi lettori ai quali dare voce. Per un piccolo giornale indipendente, entrare nel circuito, è oggi molto difficile se non impossibile per questo abbiamo ritenuto necessario aprire nuovi spazi nel web per creare altre condizioni d’incontro tra il nostro giornale e i suoi potenziali lettori ben oltre i nostri confini geografici. Superata (sembrerebbe) ogni diffidenza politica iniziale di chi ci schierava da una parte o dall’altra, la prova provata che eravamo sulla strada giusta, restava il grande problema da affrontare di far quadrare i conti in una logica di auto sostenibilità intorno ad un progetto oramai ben definito che era quello di un giornale libero, indipendente distribuito gratuitamente a oggi in oltre un milione e centomila copie. Nasceva così un vera e propria officina di idee alla quale lavorano gratis tutt’oggi uomini e donne che vogliono dare il loro contributo alla rinascita culturale e turistica del nostro territorio. Può apparire una piccola utopia in un mondo che sembra non essere interessato a questo, ma la carta vincente, a nostro giudizio, è il concetto di comunità che sta dietro al progetto; ovvero l’insieme di uomini e donne liberi che condividono progetti e idee che espongono in libertà. Il nostro compito è quello di stimolare la riflessione, il pensiero e le diverse forme di analisi e confronto.
Siamo bombardati ogni istante da notizie che possiamo anche condividere sui social net work, commenti, lasciare giudizi e avere la percezione di essere parte attiva del pensiero comune. Pensiamo così di conoscere la realtà che è invece conosciuta da pochi perché non leggiamo, non studiamo, non approfondiamo e soprattutto non facciamo domande a chi può darci le giuste risposte. “Il Corniglianese” nasce con lo scopo di chi dare risposte a chi pone domande. Perché dunque una piccola Pro Loco si è sentita un bel giorno in dovere di diventare editrice di un giornale? La risposta sta nella volontà di unire al proprio progetto personale un giornale in quanto soggetto utile a raggiungere lo scopo ideale.
Dunque nessuna fantastica progettualità chissà a quali fini ma un concreto passo ideologico e se vogliamo anche politico, visto che un’informazione corretta, laica e indipendente può e deve, orientare la società civile. Qualcuno penserà. Ma cosa c’entra la politica? Fare un giornale cercando di aiutare i lettori a porsi domande, a crescere con un sano spirito di contrasto interno vuol dire fare politica. Una domanda sorge spontanea. In un mondo dove I giornali e i giornalisti stanno scomparendo sostituiti da stagisti a 500 euro al mese che in realtà fanno i facchini (con il massimo rispetto per la categoria) quali le aspettative di vita di un giornale fatto da volontari che da dieci anni non percepiscono un solo euro per il loro lavoro? Se continueremo ad essere un baluardo di resistenza alla disinformazione, all’ignoranza, alla paura, all’intolleranza, all’indifferenza e al razzismo sopravvivremo dignitosamente altrimenti vorrà dire che non avremo imparato la differenza tra “informazione” e “comunicazione”.
L’Editore