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Ferrero vende la Samp “ai supplementari”
I tifosi (finalmente) esultano

Al termine di due giornate lunghissime, piene di incertezze, Massimo Ferrero ha venduto la Sampdoria ad Andrea Radizzani e Matteo Manfredi. Alla fine, dopo una trattativa serratissima che ha portato a un prestito obbligazionario da 40 milioni che consente la ricapitalizzazione, la Sampdoria può ripartire dalla serie B mantenendo il titolo sportivo e il suo simbolo, quel ‘Baciccia’ che Ferrero ha detto di aver pagato 20 milioni.
Con un comunicato che arriva poco dopo le 22 si sancisce la messa in sicurezza della società. “L’U.C. Sampdoria S.p.A. comunica che l’Assemblea degli Azionisti ha deliberato la delega al Consiglio di Amministrazione per l’emissione di un prestito obbligazionario e per un aumento di capitale fino a 40 milioni, funzionale all’esecuzione del piano di ristrutturazione della società”. Si tratta di un’operazione ‘a debito’ ma consentirà al club di iniziare una ricostruzione.
“Siamo tutti felici, sono state due giornate intense, dobbiamo ringraziare tutte le parti coinvolte che hanno fatto un grandissimo lavoro, ci sono tante altre cose da fare ma non è finita qui e dobbiamo lavorare parecchio” ha detto il presidente della Sampdoria Marco Lanna scendendo per salutare i tifosi.
“Abbiamo fatto un passo importante ma ce ne sono tanti altri che dobbiamo fare. Adesso bisogna pedalare”.

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